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Writer's pictureAntonio Longo

L'impero Napoleonico


Nelle campagne militari N., per l’attuazione dei suoi piani, si ispirava a

quello che fu detto il senso dello spazio geografico «concreto», cioè vagliato secondo le

effettive mutevoli esigenze del momento (anziché allo «spazio astratto», secondo la

tradizione della strategia del sec. 18°, che tendeva a uniformarsi a principi teorici fissi).

Connesse a questa intuizione fondamentale le altre caratteristiche delle campagne di

N.: segretezza, rapidità di manovra, pronto e preciso calcolo della velocità di marcia e

dello spiegamento delle colonne proprie e altrui, allo scopo ultimo di riunire grandi

forze sopra un punto, e qui agire risolutamente. Da queste premesse si configurò la

nuova tattica di N., definita appunto da H. Delbrück «la tattica senza schemi». «On

s’engage (diceva N. stesso) et après on voit». N. faceva, cioè, precedere un

«tasteggiamento» su tutta la linea del fronte, cui seguiva l’azione decisiva, condotta con

mezzi e con uomini raccolti nel punto prescelto per la fase risolutiva della battaglia.

L’azione di sfruttamento veniva spesso impegnata dalla cavalleria e condotta fino alla

distruzione del nemico.

1769 Nasce ad Ajaccio, Corsica

1793 Si schiera dalla parte del governo giacobino, alla cui fine (1794) cade in disgrazia

1796 Sposa G. de Beauharnais e ottiene il comando dell’armata d’Italia

1796-1797 Campagna d’Italia

1799 Con un colpo di Stato assume il potere con la formazione di un triumvirato

confermato da un plebiscito (1800)

1800 Sconfigge a Marengo gli austriaci

1802 Conclude la Pace di Amiens con l’Inghilterra; assume il titolo di console a vita.

1804 Si fa incoronare imperatore dei francesi

1805 Disfatta degli austro-russi ad Austerlitz

1810 Divorzia da Giuseppina per sposare Maria Luisa d’Austria

1812 Campagna di Russia che si conclude con una tragica ritirata

1813 Sconfitto a Lipsia

1814 Gli eserciti alleati occupano Parigi. Dichiarato decaduto dal Senato, firma

l’abdicazione e viene confinato nell’isola d’Elba

1815 Ritorna in Francia e costringe alla fuga Luigi XVIII (marzo); abdica (giugno) dopo

la sconfitta di Waterloo; deportato a Sant’Elena (luglio)

1821 Muore a Sant’Elena

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